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Toscana ‘rimandata’ da Legambiente nell’annuale report sul mare

FIRENZE – Toscana ‘rimandata’ da Legambiente nell’annuale report sul mare. 

Cemento illegale, inquinamento, pesca di frodo e violazioni del Codice di navigazione: il 2024 è stato un annus horribilis per le coste e i mari italiani, con un boom dell’aggressione illegale. La Toscana si colloca al sesto posto nella classifica nazionale con 1687 reati, 56345 controlli effettuati, 1804 persone denunciate, 151 sequestri, 3646 illeciti, 3216 sanzioni per un totale di 4.767.835 euro. Questa è la fotografia di Legambiente sui dati delle forze di sicurezza e della capitaneria di porto del 2024.

La denuncia arriva dal report Mare Monstrum 2025 di Legambiente, frutto di 935878 controlli eseguiti nel 2024 – pubblicato alla vigilia del quindicesimo anniversario dell’omicidio del sindaco pescatore di Pollica, Angelo Vassallo.

In Toscana sono stati registrati 8,9 reati e illeciti per ogni chilometro di costa (su un totale 601,1 chilometri totali). A primeggiare, si confermano i reati relativi al ciclo illegale del cemento, quelli connessi all’abusivismo edilizio seguiti dall’inquinamento, dalla mala depurazione, il ciclo illegale dei rifiuti, le violazioni del Codice di navigazione e nautica da diporto anche in aree protette, e la pesca illegale.

Per quanto riguarda il ciclo illegale del cemento, la Toscana si classifica al quarto posto con 946 reati (il 9,2% dei reati nazionali) e scavalca la Calabria.

Invece per i reati relativi al mare inquinato, nella nostra regione sono stati rilevati 315 reati (4%) e 362 persone denunciate. Tra i reati contestati c’è quello relativo alla mala depurazione delle acque, che è uno dei più diffusi nel paese. In tal senso, c’è da segnalare una buona notizia: è stata finalmente raggiunta la conformità per gli agglomerati di Cascina, Pisa e Montelupo Fiorentino sul trattamento delle acque reflue urbane così da chiudere definitivamente quanto meno tutte le procedure di infrazione dell’Unione europea a carico della Toscana.

Infine, la Toscana è terza nella classifica di prodotti ittici sequestrati con 95133 chilogrammi, dopo la Sicilia e la Sardegna. Nell’ambito della pesca illegale, nella nostra regione, sono stati registrati 295 reati (6,8% dei controlli) con 298 persone denunciate, 541 illeciti amministrativi e 534 sanzioni.

Le dieci proposte di Legambiente a difesa dell’ecosistema marino

  1. Ripristinare l’efficacia dell’art.10-bis della legge 120/2020, affidando ai prefetti l’abbattimento degli abusi edilizi non demoliti dai Comuni.
  2. Finanziare con 100 milioni l’anno il Fondo per i Comuni che demoliscono abusi edilizi e destinare 50 milioni l’anno a procure e prefetture per l’esecuzione delle sentenze di condanna.
  3. Rafforzare il contrasto alle occupazioni abusive del demanio marittimo per ripristinare la legalità, tutelare l’ambiente e garantire la fruizione pubblica.
  4. Introdurre sanzioni penali per dirigenti che non applicano le norme contro l’abusivismo edilizio e per i funzionari delle aziende erogatrici che stipulano contratti illegittimi con proprietari di immobili abusivi.
  5. Rilanciare, a livello locale e nazionale, la costruzione e l’adeguamento dei sistemi fognari e di depurazione, integrando la gestione del ciclo idrico con quella dei rifiuti.
  6. Aumentare la circolarità delle acque reflue e dei fanghi di depurazione, puntando sul riuso (non è stato ancora emanato il DPR su questo tema), recupero di materia ed energia, e aggiornando la normativa con regole chiare end of waste.
  7. Garantire la piena attuazione della direttiva UE 2019/883 sugli impianti portuali per la raccolta dei rifiuti delle navi e introdurre divieti stringenti per lo scarico in mare, come zone speciali di divieto anche oltre le 12 miglia dalla costa.
  8. Promuovere politiche attive e misure per la prevenzione nella produzione e per la lotta all’abbandono e la dispersione dei rifiuti, per la migliore tutela del mare e della costa.
  9. Potenziare i controlli delle Agenzie regionali e provinciali protezione ambientale attraverso il Sistema Nazionale Snpa, rendendo operativa la legge 132/2016 con l’approvazione dei decreti attuativi mancanti.
  10. L’adozione, da parte del governo e del Parlamento, di adeguati interventi normativi con sanzioni efficaci contro la pesca illegale, non dichiarata e non documentata, per la tutela dell’ecosistema marino.

 

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REDAZIONE

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