MONTECARLO – Il tennis a Montecarlo si tinge d’azzurro grazie al carrarino Lorenzo Musetti, che firma un’altra rimonta da favola dopo quella che ha steso il greco Stefanos Tsitsipas il girono precedente, e conquista la prima finale Masters 1000 della carriera. Il tennista toscano, che domani sfiderà Carlos Alcaraz alle 12, ha superato Alex De Minaur in tre set (1-6 6-4 7-6) al termine di una battaglia intensa, caratterizzata anche dal meteo capriccioso e dalla pioggia. Con questa vittoria, Musetti sale virtualmente all’11esimo posto del ranking ATP, a un passo dalla top 10: un eventuale trionfo lo proietterebbe direttamente al numero 7 del mondo.
La gara
La partita parte con il piede sbagliato. L’australiano impone il ritmo, corre ovunque e domina il primo set, chiuso 6-1 in appena 36 minuti. Sul Centrale, reso viscido da una pioggia sottile, Musetti fatica a trovare il ritmo. Come già successo nel corso della settimana monegasca però, Musetti reagisce alla grande nel secondo set. Trova un break, si accende il pubblico, si accendono le gambe e soprattutto la testa. Dopo un’altalena di emozioni, l’italiano piazza l’allungo decisivo e chiude il set 6-4, impattando lo score generale e mantenendo vive le speranze. Nel set finale è poi battaglia vera. Musetti prende un break di vantaggio, lo restituisce, poi lo riprende. La partita diventa un braccio di ferro e quando serve per il match sul 5-4, Musetti cede il servizio. Finita qui? Neanche per sogno. Nel tie-break finale il carrarino tira fuori dal cilindro il meglio del suo repertorio. Ace, rovesci da manuale e tanta lucidità nei momenti chiave: sul 6-4 arrivano due match point, e stavolta non trema. 7-6 che vale la finale, la più importante della carriera.
“È come se stessi giocando sempre la stessa partita ogni giorno – ha detto Musetti a fine match, sorridendo – L’inizio è stato difficile, Alex è partito forte e la pioggia ha cambiato tutto. Ma la chiave è stata la pazienza. Credere prima che accada, più che avere fiducia. E poter condividere tutto questo con chi mi vuole bene è meraviglioso.”
Ora la super sfida con Alcaraz, già battuto nella finale di Amburgo 2022. Il bilancio negli scontri diretti è di 3-1 per lo spagnolo, ma questo Musetti, solido, maturo e determinato, non parte battuto. Soprattutto ora, che il sogno è a un passo dalla realtà.
Per ‘Muso’, questa vittoria può rappresentare una svolta in carriera. Dopo mesi altalenanti, il toscano dimostra di essere pronto per competere stabilmente con i migliori del circuito. Non tanto per l’approdo in finale in un torneo prestigioso, quanto per la rinnovata tenuta mentale e atletica dimostrata: sarà un punto di maturazione definitiva? Il salto nella top 10 non è solo una possibilità matematica, ma un’opportunità concreta.
ANDREA PUCCINI