AREZZO – È finito in carcere l’uomo che si nella notte fra sabato e domenica aveva aggredito la compagna mozzandole parzialmente la lingua con un morso. Non sarebbe il primo caso di violenza nei confronti della donna: ora è in carcere.
La Squadra mobile della Questura di Arezzo unitamente al Nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri della compagnia di Arezzo, ha eseguito, nella giornata di ieri (18 giugno) un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip al tribunale di Arezzo su richiesta della locale procura nei confronti di un 30enne italiano, resosi responsabile della violenta aggressione commessa ai danni della propria compagna, nella notte tra sabato e domenica, in un locale del centro cittadino.
La vittima, una donna di ventinove anni, incinta di pochi mesi, era stata gravemente ferita durante una lite: l’uomo, nel tentativo di baciarla, le aveva morso la lingua causandone il taglio parziale, per poi provare a darsi alla fuga tra le vie del centro. Soccorsa dai gestori del locale e trasportata d’urgenza all’ospedale di Arezzo, la donna è stata poi sottoposta ad un delicato intervento chirurgico finalizzato a suturare parte dell’organo reciso, poi recuperato dai soccorritori ed evitare la necrosi dei tessuti. La prognosi supera i 40 giorni e non si escludono danni permanenti, da qui la contestazione del reato di lesioni gravissime.
La ragazza, già vittima in passato di reiterati episodi di violenza da parte del compagno, mai denunciati per timore di ritorsioni, una volta giunta al presidio sanitario, ha deciso di presentare denuncia al personale della Polizia di Stato in servizio presso il posto di polizia dell’ospedale, che, unitamente alla Squadra Mobile della Questura di Arezzo, dopo essersi interfacciati con il pubblico ministero titolare del procedimento, hanno attivato il c.d. Codice Rosso previsto nei casi di violenza domestica e di genere. A questo punto tutti gli atti sono stati trasmessi in urgenza all’autorità giudiziaria e sono state avviate tutte le attività d’indagine per ricostruire la cronologia degli eventi, con particolare riguardo alle aggressioni e alle violenze perpetrate dall’uomo, nel corso dei mesi di convivenza, nei confronti della compagna e avvenute, nell’ultimo periodo, anche mentre la ragazza era incinta, con diversi ricoveri patiti dalla stessa nel corso del tempo e diversi referti che recavano, in alcuni casi, anche fino a 30 giorni di prognosi.
Raccolti gravi, precisi e concordanti indizi di colpevolezza, all’esito dell’attività d’indagine condotta dagli investigatori – con l’acquisizione di testimonianze, immagini di videosorveglianza e referti clinici – valutata anche la gravità dei fatti, la pericolosità del soggetto e l’alto rischio di reiterazione di reati della stessa specie da parte dell’indagato, il Gip al tribunale di Arezzo, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell’uomo.
La misura restrittiva è stata eseguita nella giornata di ieri (18 giugno) dagli uomini della Squadra Mobile di Arezzo, unitamente al Nucleo operativo radiomobile dei carabinieri, per il reato di maltrattamenti nei confronti di familiari o conviventi ex articolo 572 del codice penale e lesioni personali gravissime ex artitoli 582 e 583 del codice penale.
L’indagato, già gravato da precedenti penali e di polizia, rintracciato dagli agenti della Polizia di Stato unitamente al personale dell’Arma dei carabinieri presso la propria abitazione, dopo gli adempimenti di rito espletati in Questura, è stato condotto al carcere di Arezzo in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al Gip.
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