(Adnkronos) – La condotta di Barbara Floridia “non può essere ignorata dal Parlamento viste le delicate funzioni attinenti alle garanzie sul pluralismo delle informazioni, che la Floridia dovrebbe svolgere”. I capigruppo dei partiti di maggioranza in Commissione di Vigilanza Rai hanno indirizzato una missiva al presidente del Senato, Ignazio La Russa, per denunciare quello che definiscono uno “sconcertante episodio” legato all’operato della presidente della Commissione stessa, la senatrice del M5S Barbara Florida. A firmare il documento, datato 9 ottobre, sono stati Francesco Filini (capogruppo Fratelli d’Italia), Giorgio Maria Bergesio (capogruppo Lega), Roberto Rosso (capogruppo Forza Italia ), oltre a Mariastella Gelmini.
Il cuore della missiva riguarda la vicenda del giornalista Mario Sechi. I firmatari denunciano che la presidente Florida “ha divulgato un post sui social in cui ha fatto apparire un giornalista come fautore dell’affondamento delle imbarcazioni della cosiddetta Flotilla”. Secondo i capigruppo, il post avrebbe travisato un ragionamento fatto da Sechi in televisione, con una frase “tolta dal contesto” che lo avrebbe fatto apparire come “il fautore di una sorta di affondamento generalizzato di imbarcazioni”. La critica si inasprisce nel racconto della corrispondenza intercorsa tra la stessa Florida e Sechi, in cui la presidente: “non solo non avrebbe mostrato ravvedimento circa l’abuso fatto ai danni Sechi, ma lo avrebbe rivendicato in modo veramente opinabile”. Il gesto, si legge nella lettera, ha esposto Sechi a “gravi pericoli, visto il clima che si respira sul conflitto in Medio Oriente”. La missiva si conclude con un monito: “Far passare questo noto giornalista per una persona che auspica atti di un certo tipo lo espone a rappresaglie da parte di quanti dovessero scambiare la manipolazione con la realtà”.
I capigruppo hanno quindi chiesto al presidente La Russa di considerare la condotta della presidente, che a loro avviso “va nella direzione esattamente opposta” rispetto alle “delicate funzioni” di una Commissione “che ha tra gli obiettivi anche quello di tutelare la libertà di stampa e il giornalismo”.
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