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Gaza, in vigore il cessate il fuoco dopo ok Israele al piano di pace

(Adnkronos) – Dopo 735 giorni di guerra, entra in vigore il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Il gabinetto del primo ministro Benjamin Netanyahu ha votato nelle prime di oggi, venerdì 10 ottobre 2025, a favore di un accordo che prevede la liberazione degli ostaggi israeliani ancora trattenuti in cambio di prigionieri di sicurezza palestinesi e la cessazione dei combattimenti. Lo ha annunciato l’ufficio di Netanyahu senza fornire il conteggio dei voti. 

Rivolgendosi al governo, il premier israeliano ha affermato che Israele “sta per ottenere” il ritorno dei suoi ostaggi. ”Abbiamo combattuto in questi due anni per raggiungere i nostri obiettivi di guerra”, ha detto Netanyahu palando in inglese, insieme ai principali collaboratori della Casa Bianca Steve Witkoff e Jared Kushner. “Uno dei principali obiettivi di guerra è la restituzione degli ostaggi, tutti gli ostaggi, vivi e morti. E stiamo per raggiungere questo obiettivo”, ha aggiunto il premier israeliano. 

Netanyahu ha affermato che Israele “non avrebbe potuto raggiungere questo obiettivo senza lo straordinario aiuto del presidente Trump e del suo team, Steve Witkoff e Jared Kushner che hanno lavorato instancabilmente con Ron (Dermer, ndr) e il suo team, il nostro team. E questo, insieme al coraggio dei nostri soldati, nell’entrare a Gaza e nell’unire la pressione militare e diplomatica che ha isolato Hamas, credo ci abbia portato a questo punto”. Witkoff e Kushner hanno contribuito a mediare le trattative per l’accordo ed entrambi hanno partecipato alla riunione del gabinetto che lo ha approvato. 

 

L’approvazione è arrivata nonostante le forti obiezioni dei partner della coalizione di estrema destra del premier. Il Times of Israel afferma comunque che l’accordo ha incontrato l’opposizione del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, del ministro del Negev, della Galilea e della Resilienza nazionale Yitzhak Wasserlauf e del ministro del Patrimonio Amichay Eliyahu del partito di estrema destra Otzma Yehudit. 

Anche il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il ministro degli Insediamenti e dei Progetti Nazionali Orit Strock del partito Sionismo Religioso hanno votato contro l’accordo, mentre il ministro dell’Immigrazione Ofir Sofer, anch’egli membro del partito, ha votato a favore. 

 

Gli Stati Uniti dispiegheranno un contingente di 200 militari in Medio Oriente per “supervisionare” il cessate il fuoco. Lo affermano alti funzionari statunitensi spiegando che l’ammiraglio Brad Cooper, capo del Comando Centrale delle forze armate statunitensi, “inizialmente avrà 200 uomini sul campo. Il suo ruolo sarà quello di supervisionare, osservare e assicurarsi che non vi siano violazioni”. Del team dovrebbero far parte anche funzionari militari egiziani, qatarioti, turchi e probabilmente emiratini. Un secondo funzionario afferma che “nessuna truppa statunitense è destinata a entrare a Gaza”. 

Una fonte vicina alla questione ha dichiarato al Times of Israel che le truppe statunitensi saranno probabilmente di stanza in Egitto, dove svilupperanno un centro di controllo congiunto e integreranno altre forze di sicurezza che lavoreranno a Gaza per coordinarsi con le forze israeliane ed evitare scontri. 

 

Secondo quanto riferisce l’emittente al-Jazeera, dopo il via libera all’accordo i caccia israeliani hanno condotto raid aerei su Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Al momento non ci sono notizie di vittime. 

 

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webinfo@adnkronos.com (Web Info)

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