(Adnkronos) – Si è svolto a Roma l’Automotive Talks, l’appuntamento che ha riunito istituzioni, associazioni e operatori del settore per un confronto aperto sul futuro della mobilità e sulle politiche europee legate alla transizione energetica.
Al centro del dibattito, i modelli di alimentazione del futuro, il ruolo strategico del noleggio e le sfide che il sistema distributivo dovrà affrontare nei prossimi anni.
Nel suo intervento, Simonpaolo Buongiardino, Presidente di Federmotorizzazione, ha tracciato un quadro lucido e critico dell’attuale scenario europeo, sottolineando come le politiche ambientali e industriali abbiano finora trascurato la realtà del mercato.
“Per comprendere la situazione attuale, ha spiegato, bisogna tornare al 2015, quando il Dieselgate, circoscritto a un solo costruttore, fu trasformato in un atto d’accusa contro l’intera motorizzazione diesel. Da lì prese forma un percorso ideologico che condusse al Green Deal del 2019 e alla decisione di vietare dal 2035 la vendita di veicoli endotermici. Una scelta che non nasce dal progresso tecnologico, ma da logiche politiche, e che oggi si rivela penalizzante per l’industria automobilistica europea.”
Buongiardino ha evidenziato come la penetrazione delle auto elettriche nel circolante europeo sia ancora limitata, appena l’1,5%, mentre la concorrenza asiatica, sostenuta da costi energetici inferiori e forti sussidi statali, stia erodendo la competitività delle case europee. “È necessario un cambio di rotta – ha proseguito – per restituire equilibrio e realismo al percorso verso la decarbonizzazione, valorizzando tutte le tecnologie disponibili.”
In questa prospettiva, il Presidente di Federmotorizzazione ha richiamato l’impegno dell’associazione a sostegno della neutralità tecnologica, principio oggi condiviso anche da diversi governi europei.
L’evento ha confermato il ruolo di Federmotorizzazione come punto di riferimento per la rappresentanza delle imprese della filiera: dai concessionari di auto, moto e veicoli ricreazionali ai rivenditori di ricambi, pneumatici e prodotti nautici, fino alle attività di autorimessa e autoriparazione.
La Federazione continua a farsi portavoce di un settore che contribuisce in modo determinante all’economia nazionale e che chiede oggi politiche industriali più equilibrate, inclusive e basate su una reale sostenibilità economica e ambientale.
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