(Adnkronos) – Sia chi è sempre rimasto in regola con i pagamenti sia chi è stato riammesso deve pagare le rate della rottamazione quater entro la scadenza del 31 luglio. Si può arrivare al massimo fino al 5 agosto grazie al canonico termine di tolleranza.
Ma cosa succede se non si provvede a effettuare il versamento delle somme dovute? Oltre a perdere i benefici della definizione agevolata, ci sono anche degli effetti retroattivi, rilevanti soprattutto per chi ha beneficiato della riapertura. Allo stesso tempo, però, resta sempre percorribile la strada della ordinaria rateizzazione del debito.
Il versamento della rata dovuta deve essere effettuato, al più tardi, entro i primi di agosto. In linea con le regole previste dalla Legge di Bilancio 2023, chi non rispetta anche solo una delle scadenze in calendario fuoriesce dal perimetro della definizione agevolata, perdendone i benefici. Dal punto di vista pratico, gli importi eventualmente già versati risultano come un acconto sul totale e riprendono a decorrere i termini di prescrizione e di decadenza previsti per il recupero delle somme dovute. Lo stesso accade anche se si versa solo una parte della rata prevista.
Per chi ha richiesto la riammissione entro il 30 aprile scorso, inoltre, potrebbe essere particolarmente rilevante l’effetto sui DURC. La nuova domanda di adesione, infatti, ha permesso di ottenere il Documento Unico di Regolarità Contributiva, nonostante le cartelle da sanare. Se non si rispetta l’impegno preso, però, si va incontro all’annullamento anche dei DURC già rilasciati, come chiarito a più riprese dalla stessa INAIL. Allo stesso tempo l’eventuale decadenza dalla rottamazione quater non chiude l’accesso alla rateizzazione ordinaria del debito.
Diversamente da quanto previsto per la precedente definizione agevolata delle cartelle, anche i contribuenti che non rispettano il piano di scadenze possono poi chiedere all’Agenzia delle Entrate Riscossione il pagamento dilazionato del debito, seguendo le nuove regole introdotte dal 2025. Da quest’anno è cominciato un percorso di estensione della rateizzazione. Per il numero delle rate, fino a un massimo di 120, restano sempre rilevanti due aspetti: l’importo del dovuto e la scelta del contribuente, per le cifre sotto i 120.000 euro, di documentare la propria condizione economica. —economia/fiscowebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Rottamazione quater in scadenza: cosa succede se non si paga la rata del 31 luglio
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