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Borse di studio salve per gli studenti della Toscana: pronto il bando

FIRENZE – Borse di studio salve per gli studenti della Toscana. 

Nonostante fondi Pnrr esauriti e risorse nazionali ridotte, ma grazie alle proprie scelte Regione Toscana, che aumenta il proprio impegno economico, continuerà a garantire la borsa studio universitaria al 100% di studentesse e studenti che ne hanno diritto. È il messaggio che il presidente Eugenio Giani e l’assessora a università, ricerca e diritto allo studio Alessandra Nardini sottolineano con decisione alla presentazone assieme al presidente dell’Azienda Dsu Toscana Marco del Medico il nuovo bando 2025/2026.

Siamo impegnati a mantenere alti gli standard di questi anni e continuare ad essere una delle principali Regioni erogatrici di servizi per il diritto allo studio universitario, perché per noi questo diritto è un pilastro delle politiche regionali, ma – avverte Giani – è a rischio la tenuta del sistema e le Regioni non potranno svolgere a oltranza un ruolo di supplenza dello Stato”. “Il diritto allo studio – aggiunge – rappresenta un investimento fondamentale, per lo sviluppo del capitale umano e del tessuto economico, produttivo, culturale. Proseguiremo il nostro lavoro con determinazione attraverso i nostri uffici e Giovanisì, il nostro progetto per l’autonomia dei giovani”.

È l’assessora Nardini a mettere in fila le cifre che mostrano la conferma dell’impegno della Regione Toscana, nonostante la carenza di risorse statali. “È ovviamente positivo che in questi anni sia aumentato il valore delle borse studio e si sia data alle Regioni anche la possibilità, alzando le soglie Isee e Ispe, di ampliare la platea di beneficiarie e beneficiari, ma da un lato l’esaurimento delle risorse PNRR, dall’altro il non adeguato aumento del FIS, il Fondo integrativo Statale, che anzi viene ridotto – spiega – significa chiedere solo alle Regioni di sostenere questo sforzo. Rispetto al 2024, infatti, mancano all’appello delle Regioni oltre 300 milioni sul prossimo anno accademico, e addirittura oltre mezzo miliardo su quello successivo”. “La situazione – denuncia Nardini – rischia di diventare insostenibile”. “Se in Toscana riusciamo a garantire il diritto allo studio e abbiamo potuto allargare la platea di beneficiarie e beneficiari è grazie all’aumento delle risorse che come Regione abbiamo stanziato, determinati a non fare passi indietro sul diritto allo studio e a fare quello che la Costituzione indica: garantire, anche a chi vive una situazione economica più difficile, di raggiungere i gradi più alti di istruzione”, osserva facendo notare che in Regione da tempo non esistono le e gli “idonei non beneficiari” e circa la metà delle borse viene erogata a studentesse e studenti con redditi inferiori al 50% della soglia Isee. “Dal 2025 – ricorda Nardini – il finanziamento regionale è superiore alla soglia degli storici 12.575.000. Una somma che, nel 2027, viene addirittura raddoppiata visto che per far fronte al venir meno del Pnrr e alla riduzione del FIS abbiamo previsto, in caso di necessità, ulteriori 10 milioni e 400 mila euro”.

Il bando

Il bando, promosso nell’ambito di GiovaniSì, uscirà domani (15 luglio) e resterà aperto fino al 5 settembre per iscritte e iscritti agli Atenei della Toscana e al 14 novembre per dottorande e dottorandi di ricerca, specializzande e specializzandi. Confermate a 27mila e 60mila euro le soglie Isee e Ispe per accedere alla borsa di studio. Aumenta dello 0,8% il valore medio della borsa di studio: prendendo a riferimento la fascia intermedia di reddito Isee, si tratta di 7073 euro per le/i fuori sede 4133 euro per le/i pendolari, 2.851 euro per chi studia in sede. 

Restano ferme le condizioni più favorevoli per studentesse e studenti con disabilità, studentesse iscritte a corsi Stem, studentesse e studenti con doppia iscrizione o indipendenti. In quest’ultima categoria rientreranno anche le cosiddette e i cosiddetti Care leavers, coloro che vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento di tutela dell’autorità giudiziaria. Confermato anche il contributo affitto di 250 euro mensili e la maggiorazione straordinaria di ulteriori 100 euro mensili alle assegnatarie e agli assegnatari di posto alloggio che, in attesa della convocazione in una residenza universitaria DSU, trovano sistemazione autonomamente. Risorse garantite per il rinnovo delle convenzioni relative al Trasporto Pubblico Locale, offrendo un ulteriore servizio a studentesse e studenti e incentivando la mobilità sostenibile.

Da questa legislatura sono state siglate convenzioni in tutte e tre le città universitarie, Firenze, Pisa e Siena e c’è la disponibilità della Regione anche ad aumentare la propria quota di finanziamento.

Prevista la disciplina relativa al nuovo semestre filtro per medicina. Iscritte e iscritti in Toscana idonee/idonei alla borsa avranno accesso gratuito alla mensa per uno (in sede o pendolari) o due pasti giornalieri (fuori sede). Le/i fuori sede potranno altresì essere convocate/i per l’assegnazione dell’alloggio, dietro corresponsione di una tariffa agevolata pari a 250 euro mensili. Se successivamente, in esito al concorso nazionale, proseguiranno gli studi in Toscana le spese sostenute per l’alloggio saranno loro rimborsate.

“Il nuovo bando per assegnazione della borsa di studio e del posto alloggio – commenta il presidente dell’Azienda per il diritto allo studio Marco Del Medico – mantiene invariati i requisiti degli indicatori Isee e Ispe che permetteranno ad un numero considerevole di studenti in condizioni economiche meno vantaggiose di ottenere i benefici per frequentare l’università, dando risposte concrete ad una percentuale di borsisti e destinatari di posto alloggio pubblico fra le più alte d’Italia. Un risultato che si deve all’ingente investimento economico che la Regione effettua da anni nel diritto allo studio”.

In occasione della pubblicazione del bando, l’Azienda Dsu ha anche messo in campo alcuni strumenti di supporto per studentesse e studenti che presenteranno domanda. “Abbiamo potenziato – spiega Del Medico – il call center informativo con operatori pronti a rispondere anche in lingua inglese ed è stato aperto un nuovo canale Whatsapp per amplificare la conoscenza dei servizi di una azienda che vuole essere sempre più vicina ai bisogni dell’utenza di riferimento”.

 

 

REDAZIONE

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