(Adnkronos) – AAA tecnici di radiologia cercansi. In Italia, secondo i numeri ricordati di recente dal ministro della Salute Orazio Schillaci, si effettuano più di 70 milioni di esami di diagnostica per immagini ogni anno. Il parco macchine del Ssn si sta aggiornando ed entro il 2026 – per effetto dell’investimento previsto nel Pnrr, Piano nazionale di ripresa e resilienza – ci saranno oltre 3mila nuovi macchinari nei nostri ospedali. Per questa professione sanitaria ogni posto disponibile nel sistema formativo viene conteso da 2,5 candidati, le domande sono dunque più del doppio dei banchi da riempire. E le prospettive di occupazione sono rosee. In rapporto al fabbisogno effettivo, le università ‘sfornano’ in questo momento il 30% di tecnici in meno rispetto a quelli che servirebbero. Ci sarebbe bisogno di più posti nei corsi di laurea per evitare che questo squilibrio fra domanda e offerta si traduca in una carenza di personale soprattutto negli ospedali, oltre al fatto che anche gli orizzonti del tecnico di radiologia si stanno ampliando e le possibilità di impiego si moltiplicano. A fare il punto è Francesco De Cobelli, primario di Radiologia dell’Irccs ospedale San Raffaele e direttore della Scuola di specializzazione di Radiologia dell’università Vita-Salute San Raffaele. “Non c’è crisi di vocazione” per i tecnici di radiologia. Anzi, assicura all’Adnkronos Salute, “questa è una delle professioni sanitarie più richieste”. Una situazione che si discosta dagli scenari più foschi che riguardano invece altre professioni sanitarie “come infermieristica”, penalizzata dalla fuga di professionisti e da candidature in costante calo. E poi c’è un altro dato: percentuale dei tecnici di radiologia che lavorano a 1 anno dalla laurea, 80% (dato Almalaurea). UniSr ha lanciato un corso di laurea triennale in Tecniche di radiologia medica per immagini e radioterapia. Perché scegliere questa strada? Si tratta – è la riflessione dell’esperto – di un percorso accademico che può diventare un passaporto per un settore in rapida espansione e trasformazione”. Il ‘pane quotidiano’ del tecnico di radiologia oggi “non è solo l’imaging diagnostico, quale radiologia convenzionale, Tac e risonanza magnetica, ma questa figura ha anche tutta la parte relativa alla fisica sanitaria, alla medicina nucleare, come le scintigrafie e la diagnostica Pet, e poi tutta la parte di radioterapia (i tecnici di radiologia con il radioterapista si occupano del trattamento ai pazienti)”. Ci sono poi anche delle opportunità nel mondo dell’industria, con “le aziende che producono apparecchiature medicali”, elenca De Cobelli. E “la possibilità di fare un’attività all’interno della ricerca biomedica. Questo è un campo, infatti, dove la ricerca ha uno stretto legame con la tecnologia e l’avanzamento rapido”. Chi è dunque il tecnico di radiologia e che qualità deve avere? “E’ una figura molto importante nella gestione delle apparecchiature e un suo ruolo sempre più frequente è anche sul fronte del trattamento mininvasivo di molte patologie attraverso la radiologia interventistica, campo in cui di fatto si usa la guida dell’imaging per eseguire alcune particolari procedure”, spiega l’esperto. “Sicuramente questa figura tecnica deve avere una doppia propensione: una passione per la tecnologia e l’avanzamento tecnologico, ma anche un’empatia e un’attitudine umana, perché ha di frequente un rapporto diretto con il paziente”. E “per un paziente dall’esame dipende spesso la diagnosi, o la comprensione dell’evoluzione della sua malattia”, fa notare De Cobelli. Mentre dal punto di vista tecnologico non si può dimenticare la ‘vista’ privilegiata sul futuro aperto dall’Ai: “L’intelligenza artificiale sta avendo un impatto prorompente nella medicina in generale, in particolare nella radiologia e nella diagnostica per immagini. Questo è un punto di cui occorrerà tenere conto nella costruzione dei corsi di laurea, dove dovranno trovare spazio anche insegnamenti dedicati all’Ai, visto che oggi le apparecchiature hanno a disposizione tecnologie che permettono un miglioramento della qualità immagini e una velocizzazione dell’acquisizione delle immagini. Per diagnosi più precise in tempi inferiori”. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)
Tecnici di radiologia cercasi: in Italia 70 mln di esami l’anno ma serve un 30% di laureati in più
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