fbpx
25.8 C
Comune di Arezzo
venerdì 11 Luglio 2025
Segnala a Zazoom - Blog Directory
spot_img

Concordato, ravvedimento speciale per il 2025-2026 con “scudo” e imposta ridotta

(Adnkronos) –
Concordato preventivo biennale con ravvedimento speciale anche per il biennio 2025-2026.  Anche per la seconda tornata del “patto” con il Fisco si affaccia l’ipotesi di prevedere una sanatoria retroattiva, che consenta di regolarizzare a costo ridotto le irregolarità dichiarative commesse dal 2019 e fino al 2023. La novità è contenuta in un emendamento al DL Fiscale n. 84/2025 presentato dal Presidente della Commissione Finanze della Camera, Marco Osnato (FdI).  Se da un lato il MEF certifica l’impatto positivo del ravvedimento sul primo biennio del concordato preventivo biennale, con 1,3 miliardi di gettito extra in arrivo, dall’altro si lavora per prevederne l’estensione anche per il periodo 2025-2026. Si tratta di una pace fiscale particolarmente vantaggiosa che, in caso di adesione al concordato, consente di versare un’imposta sostitutiva su una base imponibile determinata forfettariamente, beneficiando dello scudo dagli accertamenti dell’Agenzia delle Entrate per le annualità interessate. Uno strumento che, tecnicamente, permette di applicare la logica del concordato preventivo biennale anche sul passato, incrementando di fatto il proprio reddito imponibile e versando un’imposta ridotta, il tutto sulla base del proprio punteggio ISA. Nei fatti però si tratta di una sorta di sanatoria sul pregresso, che consente di sanare eventuali irregolarità a costo ridotto.  L’emendamento Osnato (FdI) riprende la struttura prevista lo scorso anno, a partire dal calcolo della base imponibile e alla percentuale di tassazione. Sul primo punto, la proposta in campo in vista della conversione in legge del DL n. 84/2025 prevede che il calcolo del reddito da ravvedere venga effettuato tenuto conto della differenza tra il reddito già dichiarato nelle singole annualità, dal 2019 al 2023, e il valore dello stesso aumentato del: ● 5 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari a 10; ● 10 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 8 e inferiore a 10; ● 20 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 6 e inferiore a 8; ● 30 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 4 e inferiore a 6; ● 40 per cento per i soggetti con punteggio ISA pari o superiore a 3 e inferiore a 4; ● 50 per cento per i soggetti con punteggio ISA inferiore a 3. Alla base imponibile così determinata verrebbe applicata un’imposta flat, anch’essa calibrata in base al voto ISA, pari al: ● 10 per cento in caso di ISA superiore a 8; ● 12 per cento in caso di ISA pari o superiore a 6 ma inferiore a 8; ● 15 per cento in caso di ISA inferiore a 6. In ogni caso, l’accesso alla misura prevede un minimo dovuto pari a 1.000 euro e, così come per la scorsa tornata, prevede un ulteriore sconto del 30 per cento dell’imposta dovuta per le annualità 2020 e 2021, caratterizzate dalla crisi pandemica. L’emendamento guarda anche a chi ha già siglato il patto con il Fisco, prevedendo la possibilità di optare per il ravvedimento agevolato per l’annualità 2023.  L’idea di affiancare al concordato preventivo biennale una misura controversa come il ravvedimento speciale è legata alla necessità di dare uno sprint alle adesioni. L’emendamento resta in ogni caso per il momento solo una proposta e bisognerà attendere l’iter di conversione in legge del DL Fiscale n. 84/2025 per le dovute conferme. Quel che è certo è che, qualora dovesse essere approvato, chi sceglierà di aderirvi potrà beneficiare non solo di una forma agevolata di regolarizzazione, ma anche dello stop agli accertamenti da parte dell’Agenzia delle Entrate sui redditi d’impresa e di lavoro autonomo sanati nelle singole annualità. Uno “scudo” che in ogni caso verrà meno in caso di mancato versamento delle somme dovute, in un’unica soluzione entro il 31 marzo 2026 o in un massimo di 24 rate, così come in caso di decadenza dal concordato preventivo biennale.  Il Fisco potrà in questi casi riprendere le normali attività di controllo, con un anno in più di tempo: i termini di decadenza per gli accertamenti relativi alle annualità interessate dal ravvedimenti verrebbero prorogati al 31 dicembre 2028.
 —economia/fiscowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

© Riproduzione riservata

spot_img

Notizie correlate

Comune di Arezzo
cielo sereno
25.8 ° C
25.8 °
25.8 °
42 %
4.8kmh
8 %
Ven
24 °
Sab
31 °
Dom
32 °
Lun
34 °
Mar
35 °

Ultimi articoli

SEGUICI SUI SOCIAL

VIDEO NEWS